La guida alla Trasformazione Integrata

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  • Il dipartimento IT é un centro di COSTO o di PROFITTO?

    Partiamo da un osservazione: quante volte nella tua azienda l’IT è stato visto come un centro di costo e non con un centro di profitto? Aggiungiamo un’informazione in più quante volte la tua azienda ha visto l’IT o ha visto il dipartimento innovazione?

    Dovremmo cambiare il modo in cui pensiamo alla funzione o all’utilità del dipartimento IT e farlo diventare un dipartimento innovazione o meglio ancora farlo diventare l’integrazione di più dipartimenti che hanno lo scopo di creare innovazione.
    Quello che proviamo a fare con la trasformazione integrata é dare valore ad ogni area aziendale, perché non deve esistere nessun dipartimento che sia visto come un centro di costo.

    Il dipartimento IT (o dipartimento innovazione) è una delle aree che deve portare piú valore alla tua azienda, quindi se stai pensando ancora oggi che devi risparmiare sulle spese IT, che devi ridurre il costo del service desk, allora stai svilendo il valore del tuo dipartimento IT e del tuo IT manager.  Spero che tu abbia la giusta persona che governa il tuo dipartimento IT, perché dovrebbe essere lui a spingerti a fare diversamente da come hai fatto fino oggi ma, in generale, la necessitá di trasformazione deve partire dall’amministratore delegato e dalle funzioni che riportano direttamente a lui.

    Quello che é il mio punto di vista è che dovresti dedicare alcune risorse alla ricerca e all’innovazione di nuovi prodotti e di nuovi modelli di servizio. Ci dovrebbero essere delle risorse dedicate alla  trasformazione aziendale perché non puoi vedere la trasformazione come un evento che abbia un inizio e una fine, ma é un processo continuo della tua azienda. Non esisterà mai un punto di arrivo; esisterà un punto in cui otterrai dei risultati li consoliderai e continuerai a trasformare, continuerai a cercare l’innovazione per essere sul mercato i prossimi 20 anni.
    Pensaci un attimo e cerca di capire come vedi il dipartimento IT nella tua azienda e rappresenta un valore o un costo.

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  • Valuta gli avanzamenti della trasformazione: “Allontanati per vederti meglio”

    In uno degli ultimi meeting aziendali è venuto a trovarci l’amministratore delegato di una grande azienda, una multinazionale tecnologica, e tra i vari messaggi che ci ha trasmesso uno ha attirato molto la mia attenzione ovvero il fatto che in determinate situazioni é necessario

    “allontanarsi per vedersi meglio”.

    Cosa intendiamo con questo?

    Quando siamo presi su un progetto nuovo, su un progetto innovativo, su una grande trasformazione, siamo così impegnati a lavorare duramente e a stare a testa basta a cercare di portare i risultati che a volte perdiamo di vista quanto é avanzato il nostro progetto perché non riusciamo più a valutare da dove siamo partiti e dove siamo arrivati.

    Quello che ti consiglio di fare, nel momento in cui sta affrontando dei progetti importanti, ed in generale sempre nella tua vita aziendale é la seguente routine:

    1. Detta dei tempi in cui ti fermi con il tuo team per valutare quello che é successo in questo intervallo di tempo. Può essere un intervallo di 3/6 mesi, non piú lungo.
    2. Fermati e valuta quello che é successo. Non guardare solo i numeri perché in determinate situazioni i numeri non sono il segnale che le cose che avete fatto siano fatte bene o male. Ovvio che i numeri sono importanti per l’azienda ma non guardare solo a quello.
    3. Premiati quello che é stato fatto. Riconosci gli avanzamenti che sono stati fatti.
    4. Se ci sono delle criticitá fermati per rimetterle a posto.
    5. Riparti con la carica giusta, con la consapevolezza che stai andando nella giusta direzione e che sei pronto per affrontare le nuove sfide e per portare avanti il progetto nella sua totalitá.

    Fammi sapere che ne pensi, registrati sul mio canale YouTube per non perdere gli altri video e alla prossima!!!

  • Non cercare il colpevole per “le buche” della tua azienda

    Oggi voglio partire da una considerazione: vivo sempre più spesso a Roma e, a parte sentire quello che dicono i telegiornali, le strade romane sono davvero un colabrodo.

    Quello che osservavo mentre cercavo di evitare il groviera delle strade é che molto spesso le crepe che ci sono nella nostra azienda possono essere assimilate alla gestione delle buche stradali.

    Provo a spiegarmi meglio, molto spesso quello che succede, a Roma sempre, é che lì dove c’è una buca si prova a rattoppare; il problema reale é che la toppa  non dura. Per risolvere il problema infatti, bisognerebbe sicuramente levare un po’ di asfalto prima e un po’ di asfalto dopo vedere se quello che c’è ancora dopo é resistente e coprire in maniera più consistente. Possiamo vedere lo stesso problema nella tua azienda?

    Molto spesso quando c’è un problema cerchiamo di risolverlo trovando un colpevole. Allo stesso modo di quello che succede per una buca questo non porta la tua azienda a crescere e a fare in modo che quel problema non si ripresenti perché al primo inconveniente, al primo momento di stress, si ripresenterà lo stesso esatto problema proprio nello stesso modo nel quale alla prima pioggia la buca stradale si riaprirà (aggiungo creando una voragine sempre più grande).

    Cerchiamo quindi un modo per coprire in maniera strutturale le buche presenti nella nostra azienda:

    1. primo fra tutti capiamo l’origine del problema. Quindi non guardiamo al singolo inconveniente ma all’origine dello stesso. Non cercare il colpevole ma cerca di trovare quale parte del sistema non ha funzionato perché non è tanto “la buca” – il problema che si è verificato –  a dover far preoccupare la tua azienda, ma è capire se é un problema strutturale, capire se é necessario riorganizzare un pezzo dell’azienda o dare delle indicazioni migliori.
    2. Una volta che abbia individuato la causa non pensiamo solo alla risoluzione immediata, sebbene sia necessaria per non creare disservizi al cliente per non creare danni di reputazione aziendale, ma cerchiamo come sistematizzare la nostra azienda in modo che questo non si verifichi più.
    3. In terzo luogo lì dove il problema è più grande e quindi le cause sono primordiali fermiamoci un attimo riorganizziamo la nostra azienda quindi ri-pianifichiamo e ri-progettiamo il processo di risoluzione dell’attività che poi ha scatenato il problema.

    E’ solo in questo modo possiamo trovare ogni giorno un’azienda migliore è quella che abbiamo trovato il giorno prima.

    Fammi sapere se nella tua azienda risolvi le problematiche in modo concreto o se cerchi un colpevole e ricordati di registrarti sul canale youtube in modo da non perdere altri video

  • Gli insegnamenti di Seth Godin – The Dip – per la trasformazione della tua azienda

    Ho appena finito di leggere il libro di  Seth Godin – TheDip – e vorrei condividere con te alcuni spunti importanti che ho ricavato dalla lettura del libro e che, secondo me, possono essere utili per la trasformazione  della tua azienda

    Primo fra tutti il fatto che, molto spesso, nell’ideale comune i vincitori non falliscono mai, o non mollano mai. Questa è una delle idee più sbagliate; in realtà chi vince é passato da tanti fallimenti e ha saputo quando abbandonare. Così come ci racconta Seth Godin,  la differenza la fa sapere, nel momento in cui siamo nella valle, se siamo in una valle che è possibile scalare o siamo arrivati in un cul-de-sac e siamo in una strada senza uscita in cui risultati continueranno ad essere pochi e non consistenti.

    Il secondo punto interessante è proprio legato anche al fatto di saper fallire velocemente. Dobbiamo sapere quando abbandonare una strada per poterne prendere subito una nuova e quindi liberare energie da destinare a un progetto che abbia la possibilità di influenzare il mercato.

    L’altra affermazione importante è anche legata al fatto che oggi non esiste un singolo mercato. Se prendiamo per esempio la professione del medico, non esiste il medico generico come poteva essere tanti anni fa ma esiste lo specialista in ortopedia, lo specialista in chirurgia e così via. Dobbiamo quindi anche sapere qual è il nostro ambito di specializzazione ed è più opportuno vincere in un mercato di nicchia, un mercato più piccolo, piuttosto che continuare a lavorare in un mercato generalista senza risultati concreti.

    Come afferma Seth Godin nel suo libro, la differenza tra chi vince e chi invece rimane bloccato,e proprio la capacità di sapere quando è il momento di abbandonare l’impresa. Quindi come dico anch’io spesso, quella che deve essere una capacità importante per un imprenditore e la capacità di provare veloce, fallire ancora piú velocemente e ripartire. Con la differenza però che nel momento in cui siamo nella valle dobbiamo essere in grado di capire se il nostro lavoro, e quindi essere giù a testa bassa a lavorare, ci porta a influenzare il mercato oppure siamo bloccati nella valle e senza via di uscita.

    Quindi riassumendo:

    1. prova veloce;

    2. fallisci veloce;

    3. riprova veloce.

    Nel momento in cui hai trovato la tua strada l’unica parola valida é persistenza. Devi essere persistente, persistente, persistente per riuscire a battere e sconfiggere i tuoi competitor e diventare primo per la tua nicchia di riferimento.

    Fammi sapere che ne pensi e leggi anche tu il libro di Seth Godin perché davvero ricco di spunti.

  • Come gestire la trasformazione all’interno della tua azienda

    Oggi voglio parlare di una problematica che ti troverai quasi sicuramente ad  affrontare nel momento in cui impatterai  con il progetto di trasformazione integrata per la tua azienda. La problematica è quella che possiamo  definire come “l’attacco centri di potere“.

    Provo a spiegarti meglio cosa intendo; soprattutto questa problematica riguarderà anche te nel momento in cui sei a gestire un’azienda di grandi o medie dimensioni. Non credo che nelle aziende piccole questo possa essere un problema reale.

    Quello che succede nel momento in cui andremo a trasformare la nostra azienda é che dovremmo rompere quegli equilibri che sono già consolidati da tempo. In questa rottura degli equilibri avremo ovviamente nei vertici aziendali e nelle strutture ad essi associate una resistenza al cambiamento e una resistenza a rompere quella che é la comfort zone e quelli che sono appunto i poteri (chiamiamoli poteri) di ogni singola divisione.

    Nel tuo progetto di trasformazione devi essere molto attento a questo tipo di inconveniente e, per fare in modo che questo non si verifichi,
    quello che puoi fare sono almeno due cose: una è quella di coinvolgere tutte le aree aziendali in modo che siano costrette a essere per un momento de-focalizzate da quello che il loro obiettivo principale e siano più focalizzate su quello che il progetto di trasformazione e per fare in modo che questo succeda come secondo punto di attenzione dovrai fare in modo che ci siano dei grandi incentivi affinché il progetto di trasformazione vada avanti. Ovvio che anche questi incentivi non  devono fermarsi alle prime linee ma devono essere riportati giú all’interno della tua azienda perché, come ho scritto anche altre volte, è necessario che tutta  l’azienda sia coinvolta in un progetto di trasformazione integrata.

    Dovrai fare in modo di verificare che non ci siano blocchi e lì dove ci dovessero essere  dovrai essere in grado di intervenire in tempo zero per fare
    in modo che nulla si blocchi per mancanza di motivazione o per, peggio ancora, resistenze al  cambiamento che é la parte più  dura da gestire
    in un progetto di trasformazione; perché possiamo gestire facilmente la tecnologia, possiamo gestire ancor più  facilmente un cambio di modello di business (ovvio con facilmente intendo in maniera sistematica) ma quello che è più difficile fare e gestire la resistenza delle persone al  cambiamento e
    la resistenza del tuo team e dell’intera azienda alla trasformazione che vorrai portare avanti

     

  • Waiting for…Il blocco della procrastinazione alla partenza della trasformazione della tua azienda

    Sei un procrastinatore seriale? Pensi che i tuoi progetti si realizzeranno cosí come li hai pensati?
    Come ha affermato Mike Tyson in una sua intervista “Tutti hanno un piano finché non prendono un pugno in faccia”. Quando parliamo di trasformazione integrata non c’e’ nulla di semplice e immediato e i pugni in faccia di cui parla Mike rallenteranno il processo. é necessario quindi che tu ti metta subito all’opera e che superi i blocchi del Procrastinatore Seriale.

     

  • Stai trasformando la tua azienda o vuoi fare la fine di Nokia e di Kodak?

     

    Quali sono le conseguenze della mancanza di innovazione e trasformazione della tua azienda? Scopriamole partendo da due casi studio molto importanti ovvero quello di Nokia e Kodak.
    Come sempre se non sei tu il primo ad innovare ci sará qualcuno che lo fará al posto tuo e se sei in una posizione dominante aspettati che saranno in tanti a tentare di rubare le tue quote di mercato.

  • La teoria delle finestre rotte applicata alla tua azienda

     

     

    Hai mai sentito parlare della teoria delle finestre rotte? Nasce da un esperimento eseguito da un ricercatore americano nel 1969.
    Egli lasciò due automobili identiche, stessa marca, modello e colore abbandonate in strada, una nel Bronx, zona povera e conflittuale di New York, l’altra a Palo Alto, città ricca e tranquilla della California. Scopri in questo video cosa successe alle due auto e perché questo esperimento puó aiutarti ad evitare che ci siano finestre rotte nella tua azienda e a creare un team vincente ed essere il manager con il quale tutti vorrebbero lavorare

  • La digital transformation fa schifo se non sai come farla

     

    Quando si affrontano progetti di Digital Transformation spesso si fa l’errore di concentrarsi troppo sulla parte DIGITAL. Per portare al successo un progetto è invece fondamentale che il focus sia la TRANSFORMATION che porta con se non solo cambiamenti digitali ma anche cambiamenti organizzativi e strutturali per l’azienda.

    Ecco 3 punti da tenere sempre in osservazione in tutte le fasi di ideazione, progettazione e realizzazione di un progetto di Digital Transformation:

    – Avere obiettivi chiari
    – Fare in modo che l’innovazione sia al servizio del business e non il contrario
    – Darsi il giusto tempo

    La trasformazione è nemica del caos. La trasformazione deve portare un caos controllato e per farlo serve una squadra che sappia gestire quello che agli occhi esterni sembra solo caos.

  • A proposito di Internet of Things (IoT) applicato alla tua azienda

     

    Forse non ci hai mai pensato ma l’Internet of Things é piú vicino al tuo business di quanto immagini e, non sempre, richiede investimenti e competenze fuori dalla portata delle tua azienda.
    Proviamo a capire velocemente come potresti utilizzare la tecnologia IoT per abilitare la trasformazione integrata della tua azienda.
    Fammi sapere anche tu cosa ne pensi!!!

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